Georges Simenon e i romanzi duri

Georges Simenon e i romanzi duri

Agosto 28, 2021 0 Di

Georges Simenon, scrittore belga nato a Liegi nel 1903 e morto a Losanna nel 1989, è ricordato dal grande pubblico perlopiù per l’aver dato vita ad uno dei personaggi più famosi della letteratura del ‘900, il commissario Jules Maigret.
Molte meno persone conoscono o hanno letto l’attività letteraria “extra-Maigret” dello scrittore belga, i cosiddetti romanzi duri. Sono romanzi in cui si narrano crimini o vicende drammatiche, con uno stile essenziale ed asciutto, che predilige l’indagine psicologica a quella tipicamente investigativa. I protagonisti, spesso, sono uomini inetti e donne arriviste e i crimini rappresentano altrettanto sovente delle scorciatoie verso il prestigio sociale e la ricchezza. Tutto è quasi subito chiaro, non ci sono colpi di scena o incertezze: Simenon non aspira a mantenere il pathos, piuttosto la lente d’ingrandimento dell’autore porta alla luce i fatti, nudi, e analizza il percorso psicologico del protagonista.

La scala di ferro, scritto nel 1953 durante il periodo in cui Simenon visse nel Connecticut, narra le vicende di Etienne, un marito di mezza età che scopre come la moglie, Louise, stia cercando di avvelenarlo tramite i piatti che, quotidianamente, gli prepara: nonostante il piano di Louise sia chiaro e la sua attrazione verso un altro uomo ne sia la causa, Etienne sembra incapace di allontanarsene o di denunciarla alla polizia. Preferirà piuttosto indagare di nascosto sulle cause di quanto accade, fino all’inevitabile finale.

Il pensionante narra invece di una rapina su un treno verso Parigi: protagonista è Elie Nagear, un ebreo turco che, svanite le speranze di arricchirsi grazie all’importazione di un carico di tappeti, compie la rapina quasi senza progettarla, una volta scoperto che un banchiere, suo vicino di albergo prima e compagno di cuccetta sul treno poi, trasporta un ingente somma di danaro nella sua valigetta. Anche qui Elie si rivela inadatto al ruolo di criminale, non ne ha la stoffa, mentre la donna che ha a fianco, Sylvie, una entreneuse incontrata durante un viaggio, è una donna calcolatrice e senza scrupoli.